nina's research

giovedì 14 ottobre 2010

e oggi scrivo.

sì, ho deciso che oggi è il caso di dedicare qualche minuto in più alle parole che precedono le mie immagini. non che oggi ci sia qualche occasione speciale, o qualche motivo supplementare. è semplicemente un bicchiere sempre più colmo, che ogni tanto trabocca. e partono i miei sproloqui.
meglio, gli sproloqui che, sono sicura, non sono l'unica a fare.

notizia letta sul giornale quest'oggi, sintetizzata con parole mie, comprensibili ai più:
io e i miei coetanei non arriveremo mai alla pensione, perchè le casse dell'inps piangono, e man mano che passa il tempo piangeranno sempre di più, e quando sarà arrivato per noi il momento di prendere l'agognata pensione, di fare i "viaggetti" che si stanno permettendo ora i nostri genitori e si sono permessi prima i nostri nonni....noi, non arriveremo nemmeno all'attuale soglia della minima, pur ipotizzando di non aver mai perso un anno contributivo.

non che io stia pensando già ora alla mia pensione, non che io non sappia che fino al momento in cui io andrò in pensione succederanno ancora una miriade di cose, non che io non preveda che l'età pensionabile sarà salita nel frattempo fino ad arrivare all'inarrivabile biologicamente....

ma che posso fare io, sola con le mie preoccupazioni, di fronte a quella massa di imbecilli che nutrono le loro menti di uominiedonne, amicidimaria, grandefratello, borseluisvuitton, camiciecalvinklein, che non si accorgono di essere come i porci tenuti prigionieri da circe? ubriachi di stronzate, di pettegolezzi, di oggetti inutili, pronti a fare finanziamenti per acquistare qualsiasi cosa superflua, con l'illusione di poter pagare tutto, e facendosi fottere la vita con gli interessi.
dopo aver lavorato una settimana intera, la domenica, per fortuna, il centro commerciale è aperto! entri alle 9, smetti di vedere il sole, pranzi all'interno, passi la giornata a guardare vetrine e desiderare cose che hai già. poi un giorno le compri, arrivi al tuo risultato e...scopri che è già uscito un telefonino più nuovo, gli stivali ora vanno di un altro colore, il nuovo trend è appena arrivato e tu sei già indietro.

e di fronte alla disarmante natura umana, mi chiedo:
un giorno si accorgeranno anche loro, di non avere più nulla?

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