nina's research

martedì 22 marzo 2011

piangersi addosso.

giuro, fumo solo una sigaretta, non una di più! anche perchè è mattina, e la mattina non fumo, a maggior ragione adesso, che ho ricominciato a correre, devo fumare il meno possibile, altrimenti niente fiato!
ok, l'accendo.
mmmmhhhh.
splendido primo tiro, in realtà l'unico per cui ne valga la pena. direi che il senso della sigaretta sta tutto lì. nella goduria del primo tiro. e poi? poi sono tutti uguali. non c'è scoperta, non c'è fantasia, non c'è null'altro che ripetizione. e nemmeno la sigaretta in sè, quella che stai fumando ora, è diversa da tutte le altre. non è un buon piatto, una notte di sesso, ce ne possono essere mille ma saranno tutti diversi.
e allora perchè?
perchè senza abitudini siamo persi. e ce ne rendiamo conto solo quando vengono a mancare. quando non devi più alzarti la mattina per fare la stessa cosa che facevi tutti i giorni, e che fino a ieri ti annoiava, beh, inizierà a mancarti.
siamo proprio stronzi.
e siamo sostituibili.
la cosa peggiore è scoprire che anche noi, non siamo niente di più che un'abitudine. è un'abitudine trovarci negli stessi posti, siamo una chiacchierata abitudinale, la nostra compagnia, il nostro tempo, le nostre idee, che pensiamo essere uniche, sono sostituibili, ed in quanto tali, null'altro che un'abitudine.
infelice scoperta! direi una delle peggiori epifanie che si possano avere. rimedi? nessuno. il miglior rimedio credo sia la nostra infinita voglia di non essere più l'abitudine di qualcun altro.
dai nostri errori impareremo qualcosa? saremo in grado di distinguere in futuro chi investe su di noi e sul nostro tempo, sulle nostre idee? non ci metterei la mano sul fuoco. per lo stesso principio per cui, aimè, dentro spero ancora che qualcuno si chieda: "dove sei finita?" "se hai qualche problema, per questa volta, ci vengo io incontro a te." o anche solo "come stai?"
parlerei e scriverei per ore di questo, del fatto che ad un certo punto, generalmente quello in cui tu stai peggio, ti ritrovi da solo, o meglio, con le stesse persone che ci sono da quindici anni e nessuno in più. però adesso smetto.

musica!


venerdì 11 marzo 2011

Vergine: oroscopo alternativo

"La cosa migliore che puoi fare per aiutare gli altri è coltivare ingegnosamente la tua salute mentale, confidando nel suo radioso potere di guarire con l’esempio."
Questo è quello che dice il mio oroscopo. O meglio, l'unico oroscopo che riesco a leggere senza avere un improvviso attacco di orticaria ed iniziare a grattarmi ovunque in preda a spasmi e altre fastidiose manifestazioni allergiche.
Ma io avrei un'altra proposta, per me stessa e per tutte le Vergini. Ed è la seguente: e se ci ribellassimo ai presagi astrali, alle previsioni delle zingare, delle palle di cristallo, dei cartomanti e a qualsiasi forma di divinazione che esiga il nostro immolarci per il bene altrui? Non suona così male, eh..
Suggerisco un oroscopo alternativo: Vergine, sbattitene per almeno un mese intero! 
E' sintetico ed efficace, e sarà il mio nuovo stile di vita.
Good luck a tutti gli altri segni!
Proposta musicale, per cominciare con una serata relax: gatto ciliegia contro il grande freddo.

mercoledì 2 marzo 2011

il dono della sintesi

sto svuotando il mio negozio.
e grazie alla mia estrema capacità di sintesi posso riassumere il tutto con due semplicissime parole:
che palle.

martedì 1 marzo 2011

Lettera a Karen, da Californication

Cara Karen, 
se leggi questa lettera vuol dire che ho avuto il coraggio di spedirla, quindi sono stato bravo. Non mi conosci molto bene, ma quando comincio a scrivere ho la tendenza a ribadire quanto sia difficile per me farlo, ma questa è la cosa più difficile che abbia mai dovuto scrivere! 
Ho incontrato una persona, è stato un caso. Non me la sono andata a cercare, non ero a caccia. E’ stata la tempesta perfetta: io ho detto una cosa e lei ne ha detta un’altra, e l’attimo dopo ho capito che avrei voluto passare il resto della mia vita in quella conversazione. E ora la mia pancia mi sta dicendo che lei è quella giusta. E' completamente pazza, e la cosa mi fa sempre sorridere, è molto nevrotica, ha bisogno di un sacco di cure. Quella donna sei tu, Karen. questa è la bella notizia. Quella brutta è che non so come pormi con te al momento. e la cosa mi spaventa a morte, perchè se io non sto con te adesso, ho la sensazione che finiremo col perderci. 
Il mondo è brutto e cattivo, pieno di svolte tortuose, e le persone perdono il loro momento in un battito di ciglia, quel momento che avrebbe potuto cambiare tutto. Io non so cosa ci sta succedendo, e non so perchè dovresti saltare fiduciosa nel buio con un tipo come me, ma quanto profumi di buono! Sai di casa, e prepari un caffè eccellente, questo conterà pure qualcosa, no? 
Chiamami, infedelmente tuo
Hank Moody






argomenti peso, o argomenti soft?!

bella domanda.
proprio non lo so.
dice che le rivoluzioni del Medio Oriente hanno ricevuto una spintarella dai social network, che la generazione di giovani che le ha "organizzate" (sono stati loro o quelli che i social network non sanno nemmeno cosa sono e che solo non avevano più di che mangiare?) è una generazione che la gente pensava fosse tutta di fannulloni e cazzari, e invece se ne stavano lì a parlare di cose serie alla faccia della casta e di chi non avrebbe speso un centesimo per loro.
bah. siamo in questo limbo. che non si sa se le rivoluzioni le vogliamo fare o ci piace solo parlarne, organizzarle su una pagina di Facebook e poi guardarle dalla finestra senza sporcarsi le mani. 
insomma, cornuti e mazziati.
passiamo agli argomenti soft:
dipendenza da serie tv. senza via d'uscita. forse era cominciato tutto nel 2006, quando per la prima volta partecipai al Telefilm Festival, e in una sala buia dopo sei ore ininterrotte di puntate di telefilm, per la prima volta, ho applaudito al cinema..sentendomi nerd, anzi nerdissima.
ecco, ora si tratta di Californication, anche se ovviamente in sospeso ci sono ancora CSI, Dexter e Misfits.
Ma Hank Moody mi ha preso il cuore.