nina's research

giovedì 23 dicembre 2010

la canzone di ieri..

..che però mi piace anche oggi..
oggi per me è insieme l'antivigilia di Natale e Santo Stefano, il giorno prima e quello dopo i festeggiamenti.

dovrebbe essere sempre così.
godersi il giorno e la notte, e poi sapere che il giorno dopo sarà ancora festa..

..i do feel..



..and i do miss mom. Merry Christmas to you, and your mothers.

venerdì 17 dicembre 2010

riflessione sull'inverno

l'inverno comincia così, lento, dolce, che nemmeno te ne accorgi.
comincia quando per la prima volta esci di sera, verso ottobre, convinto che non serva la sciarpa, e la mattina dopo per prima cosa tossisci, per dare il buongiorno al mondo.
l'inverno comincia quando, se per sbaglio vuoi fumare una sigaretta in casa dopo il caffè, poi devi stare seduto a forma di gomitolo per un paio d'ore prima di riprendere una temperatura decente.

poi, piano piano, ci si abitua. ci si attrezza. e si arriva all'inizio di dicembre, spavaldi, convinti che ormai abbiamo la situazione in pugno. abbiamo il cappottino caldocaldo, i guanti in finto pelo di cammello con imbottitura tripla e tergicristallo, il cappello coibentato, la sciarpa in lana di vetro. tutte le difese che in queste migliaia di anni siamo stati capaci di inventare per sopperire alle mancanze dovute alla moda della depilazione.
ma un giorno, una mattina, scopriamo che tutte le nostre invenzioncine sono I-NU-TI-LI. già dalla finestra della camera da letto si capisce, solo con un rapido sguardo, che fuori ci sono un-sacco-pochi-gradi. apri la finestra del bagno per fare entrare il gatto in ipotermia e senti che non ce la puoi fare, che coi tuoi mezzi, queste temperature sono troppo, il tuo corpo non ce la farà mai. prendi coscienza di non essere un vichingo, ma un abitante dell'area mediterranea. e capisci.
torni a letto, e cerchi di capire come funziona il letargo, che è l'unica soluzione per alcuni mammiferi, e forse anche per noi. io rivendico il mio diritto a stare nel letto, in letargo, a combattere il freddo a modo mio, fino al disgelo.



rivoglio la primavera, la fioritura delle rose, e infine, l'estate..

giovedì 16 dicembre 2010

forse capita..

..solo a me..
ma a volte mi sembra di sentirmi una festa dentro..
con tanto di musica, sorrisi e gente che batte forte le mani.


sì, devo dire che la mia giornata è partita col piede giusto..

mercoledì 15 dicembre 2010

non lo so..

..è che da una parte mi chiedo che diavolo sia successo, e cioè come è possibile che la gente, quasi tutta, si sia fatta corrompere chi dalle tette delle donnine in prima serata, chi dai soldi facili, chi dall'intrattenimento ipnotico che non ti fa mai preoccupare, chi dalla facilità insita nell'essere ignorante.
dall'altra parte inizio a chiedermi cosa stia per succedere. mi sa che chi ha evitato di farsi fottere il cervello con le tette, col grande fratello, con maria de filippi, con i luoghi comuni che ti permettono di non farti una tua idea si sta incazzando.

non so se farà la rivoluzione, ma mi sembra di capire che ci sono persone che stanno troppo male, e altre che stanno troppo bene. e chi è nel mezzo, sta iniziando a pendere irrimediabilmente dalla parte di chi sta male. perchè chi ha tanti soldi e tanto potere ne vuole sempre di più.
e quindi gli studenti, le famiglie, i giovani che lavorano, i giovani che tentano di essere indipendenti, di trovare un lavoro, di andare fuori casa, di comprare una casa faranno qualcosa..

e in questo momento, penso a tutte le persone ignoranti che ho conosciuto e che conosco, a quelli che mi hanno detto che votavano silvio perchè silvio è simpatico, a quelli che mi dicono che non si sono mai interessati di politica, e che continuano a farlo, e che gestiscono la propria vita in base alla macchina che riescono a comprarsi, al telefono, alle puntate registrate di uomini e donne. penso a tutte le mie coetanee che hanno imparato a sculettare come se avere un bel culo fosse un merito, a quelle che hanno imparato che la fortuna della vita è sposare un uomo ricco. ecco, mi auguro proprio che le macchine che sono state bruciate a roma, fossero tutte di persone così.
e ascolto una canzone incazzata.


martedì 14 dicembre 2010

14 dicembre 2010

facciamo che oggi non se ne parla, di che giorno è oggi.
facciamo che si pensano solo le cose belle, che si ascolta una canzone che ci piace un sacco, e si pensa a quanto erano dolci e buoni i muffins che abbiamo fatto sabato sera al lago..



poi domani cominciamo a parlare di che cazzo sta succedendo in Italia.

venerdì 10 dicembre 2010

anche oggi..

..la prima canzone di oggi è in realtà anche l'ultima che mi ricordi di ieri sera. non che ieri sera io abbia fatto qualcosa per cui sia lecito dimenticare qualcosa, semplicemente lei mi è proprio rimasta impressa.
Easy Star's Lonely Hearts Dub Band

altra cosa, il mio oroscopo di Internazionale. Bello, eh. Sempre bellissimo e ricco di ispirazioni. Però qualche volta un pochino criptico..giusto un pochino..

"Nel suo inquietante branoOne blood, la cantante della Vergine Lila Downs confessa: “La cosa che mi fa più paura è il mio desiderio”. Conosco molte persone della Vergine che esprimono timori simili. Anche tu sei spaventato dalla forza del tuo desiderio? Ti accorgi di essere restio a scatenare tutta la forza della tua passione o di essere preoccupato di perdere il controllo o di smarrirti? Se è così, le prossime settimane saranno il periodo ideale per sgominare le tue paure. È arrivato il momento di liberare i tuoi desideri, almeno per un po’."






combattutissima anche per scegliere la foto di oggi, ma sulla scia dell'oroscopo..ecco il binomio perfetto tra desiderio sessuale e l'amore per le uova sode.

martedì 7 dicembre 2010

come la colla

diciamo che è difficile staccarsi,
specie quando si è ben incastrati.
diciamo che l'amore è come giocare a twister,
e che quando si cade poi si ride,
un sacco.

venerdì 3 dicembre 2010

un po' di empatia, grazie

perchè oggi ne ho bisogno.
nulla di grave, eh.
però mai vorrei che fosse iniziato il periodo anche chiamato "La Mensilità", definito come periodo della durata appunto di un mese, caratterizzato dal susseguirsi di avvenimenti estremamente fastidiosi, decisamente sfortunatelli, e che alla lunga possono arrecare gravi danni all'autostima. Il suddetto periodo, generalmente, ha inizio il giorno 27 del mese (ricordiamo come data particolarmente infausta il 27 di Novembre), e provoca nello sfortunato prescelto un senso di spossatezza e smaronamento generalizzato.

Ecco, ho come l'impressione di essere nel pieno della Mensilità. Speravo nell'intervento della Luna, e che al raggiungimento della nuova fase lunare la cosa sarebbe andata scemando, ma ecco il verificarsi di un nuovo, fastidiosissimo evento.
Dopo la rottura degli occhiali da vista, causata da un' antiestetica caduta su strada ghiacciata, le scaramucce domestiche, l'infausto periodo lavorativo, e la pioggia di bollette da pagare, una piacevole novità: facciamo degli esami delle urine, che sai, magari abbiamo una colonizzazione batterica! Certo!
Laboratorio di Analisi, Orario di Apertura: dalle 08.30 alle 16.30
Bella.
h. 11 .00 Mi dirigo verso lo sportello del Laboratorio col mio preziosissimo contenitore sterile e del liquido giallino al suo interno. Salve! Risposta: No. Solo fino alle 10.15 le urine.
Ah, Grazie.

GRAZIEE??!! Ecco come avrei dovuto reagire: Signora, non c'è scritto nulla di tutto quello che lei mi sta dicendo, e quindi lei adesso si tiene il mio bel barattolino sterile, con dentro le mie preziosissime urine, trattenute con fatica per tutta la notte, sa?!
Oh.

E invece no: Grazie, e me ne vado via per il centro con il mio sacchettino, e passeggio fino alla macchina in compagnia del barattolo!
La mia autostima sta calando. Un tempo non mi sarei mai permessa di farmi accompagnare in centro dalla mia pipì.
E lunedì, entro le 10.15, porterò un nuovo contenitore sterile alla mia nuova amica dello sportello.




Combattutissima scelta, quella della foto di oggi..

giovedì 2 dicembre 2010

atteggiamento.

cosa mi farebbe stare meglio ora:
- non dover pensare a quello che mi serve, ma solo a quello che voglio
- poter avere quello che voglio
- avere un cervello che ponga un tetto massimo al numero di domande che posso farmi in una giornata
- avere una risposta soddisfacente alle domande che mi pongo
- sapere già quello che mi serve, senza bisogno di dover chiedere ad alcuno
- non poter mettere in dubbio ciò che l'"altro" mi dice
- poter essere maleducata con chi se lo merita
- cacciare a calcinculo tutti quelli che sono entrati nella mia vita dalla porta sul retro e senza biglietto d'ingresso
- essere rispettata senza dovermi "far rispettare"
- non sentire mai più una bugia

cosa posso fare da sola per sentirmi un po' meglio:
- cercare di non farmi e non fare troppe domande
- non pensare a tutto quello che voglio, ma solo ad una necessità per volta
- accontertarmi delle risposte che ricevo, o di quelle che posso darmi da sola
- sforzarmi di avere fiducia nonostante le domande in testa ci siano, eccome
- sperare nel rispetto altrui
- riflettere sui pro e i contro dell'andare a dirne quattro a chi deve sparire dalla mia vita, anche per contatti tangenziali
- sperare nella verità
- credere fermamente che tutto questo basti a stare bene, e impegnarmi per far sì che accada



mercoledì 1 dicembre 2010

le parole

non voglio parlare, voglio solo guardare, fare, toccare cose belle.
in compagnia, anzi, in ottima compagnia.
perchè mi riempie il cuore, e mi illumina il volto.



martedì 30 novembre 2010

la lezione degli ultimi giorni

è:
non dare nulla per scontato.

sicuramente un giorno riuscirò ad esprimermi con qualche parola in più. per ora non è possibile. alcune parole sono così preziose che vanno usate con parsimonia, preservate per i momenti in cui servono veramente, ascoltate solo dalle orecchie dei protagonisti.


venerdì 26 novembre 2010

grazie, ma..

..sto bene anche così.
e se ho bisogno te lo chiedo io.
non credo nei gesti di altruismo forzati, e insinceri.
a quel punto, sto bene anche così, grazie lo stesso.

lunedì 22 novembre 2010

le mie considerazioni

sono superficiali.
ho deciso così. quelle profonde, vere, degne di nota, meglio che le tenga per me.
leggerle in un blog, magari no.
quindi:
Argomento n°3:
la pesca.
ad Istanbul si pesca un sacco, si sta al porto e si pesca. Al porto. ecco, diciamo che il pesce che poi mangi magari non è proprio sanissimo. Però non ci pensi, ed è buono. Si vede che il cherosene dei traghetti conferisce quel nonsochè di gustoso..

sabato 20 novembre 2010

skyline

Argomento n°2:
mentre camminavo, e fotografavo Istanbul, l'unico pensiero costante è stato: "Vorrei poter fotografare gli odori e i suoni di questa città."

Müezzin, clacson, la lingua turca, odore di pesce, bambini che gridano, profumo di cibo, frutta, pane, l'odore del çay.


Invece ho potuto portare con me solo la nebbia, e lo skyline.



venerdì 19 novembre 2010

Di ritorno da Istanbul

..e so già che ne parlerò per un po'.
Argomento n°1:
rispetto la cultura e le tradizioni altrui.
Ma ho portato il velo per mezz'ora soltanto, e già mi ha dato fastidio.

giovedì 11 novembre 2010

cinismo.

io donna stressata. e non è il nuovo inserto del sabato del corriere della sera..
è che voglio andare in pensione prima del tempo. sì, molto prima. però mi sento di aver accumulato un punteggio di stress e smaronamenti, tale da garantirmi un vitalizio dell'inps di almeno 2000€ al mese. o magari un omaggio dal ministero del turismo: un viaggio al mese di almeno 5 gg, anche questo vitalizio. ovvio.
altrimenti un assegno da 700€ mensili per i miei servizi di ascolto al prossimo e per la mia disponibilità verso chiunque. (o quasi).
altrimenti una fornitura di beni e servizi pari al valore di un ipotetico stipendio di un qualsiasi parlamentare.
altrimenti una retribuzione lorda di 2500€ per svolgere attività casalinghe a mio piacimento, ma comunque e sempre utilissime.
altrimenti una fornitura di beni alimentari e di prima necessità che mi permetta di non lavorare mai più.

Insomma, una tizia in America ha aperto un blog, ci ha messo su il suo iban e ha spiegato che le servivano dei soldi. Dicono che adesso stia bene, economicamente parlando. Per il resto non lo so. Io punto alla pensione.


mercoledì 10 novembre 2010

non sono io, giuro.

sono le cose che sento.
che un po' non hanno senso, un po' fanno incazzare.
-"Sto vendendo l'edicola, ho già ricevuto offerte, ma sai, i giovani, checchè ne dicano, non hanno voglia di lavorare." PUNTO. punto. fine della frase. stop. basta. poni fine alla tua inutile esistenza.
-la Polverini vuole aiutare Califano. che è povero. prima era sfondato di soldi, poi è andato a puttane, ha sniffato qualcosa di troppo, e adesso è povero. oh, povero.


ricapitoliamo: io sono giovane, ed in quanto tale non ho voglia di lavorare. infatti, io, mica lavoro! mica pago le tasse, io! mica non ho soldi nemmeno per comprarmi una maglietta, io! mi spacco il culo, io. e me lo spacco da qualche anno, io. e non solo io. e l'unica cosa che mi rinfaccio, è di non avere mai la risposta pronta quando queste persone si rivolgono a me, senza conoscermi, e mi spiattellano in faccia queste grandi verità. già. sempre ricapitolando: se un vecchio stronzo, puttaniere e pure un po' tossico, che ha avuto occasione per riempirsi le tasche di soldi, adesso piange la fame, il governatore del Lazio corre in suo aiuto.
L'Italia è un paese di vecchi e per vecchi, noi stiamo pagando la pensione a chi ci dice che non abbiamo voglia di fare un cazzo. Noi, che in pensione non ci andremo mai.


martedì 9 novembre 2010

alcune delle cose che accadono:

l'odore che c'è in una stanza dove è morta una persona da qualche ora è molto forte, è acre, è potente, è insistente. mi sono accorta che le persone morte, non sembrano più persone vere, sembrano maschere, hanno un'espressione finta, talmente immobile che sembra disegnata.
credo che in una classifica ipotetica, che raccolga i peggiori modi per cominciare una giornata, ai primi posti troveremmo: respirare come prima cosa l'odore di una persona morta.

(respira con la bocca, poi col naso, cerca di abituarti, così non ti fa più schifo, così non vomiti, esci a prendere aria, apri la finestra, togliti dalla corrente per non farti investire dal flusso dell'odore che se ne va)

sali in macchina e ti rendi conto che anche col finestrino abbassato, anche con l'aria fredda che ti entra nel naso, in gola, nei polmoni, la sensazione grottesca è che l'odore non va via. razionalmente la cosa non è possibile, ma viene da chiedersi perchè, invece, l'odore meraviglioso delle lenzuola fresche di bucato, o della pelle calda del tuo uomo, non rimanga così a lungo nella tua testa, o nelle tue narici.
prontamente, allora, ti cerchi una soluzione su misura:

1)vai in edicola a comprare il tuo quotidiano e il tuo settimanale, li riponi in macchina
2)vai al bar e compri due brioches fresche alla crema, e le riponi in macchina
3)vai dal fornaio e compri quattro francesini di panfocaccia e quattro grissini alle olive, il tutto appena sfornato, e li riponi in macchina
4)vai al cimitero, compri una rosa rosa, la metti sulla tomba di tua madre, insieme alle mille altre rose rosa che tutti comprano per lei, perchè tutti sanno che erano le sue preferite
5)esci dal cimitero, evitando con cura le anziane impiccione, entri in macchina, respiri a pieni polmoni l'odore di stampa, di brioches e pane freschi, ti avvii verso casa, con un pianto liberatorio, riempiendo il naso e la testa di odori piacevoli
6)ringrazi perchè la vita è bella, (e perchè quelle brioches le mangerai a letto insieme a lui, con caffè e spremuta di arance rosse) e ringrazi anche per aver conosciuto la morte come qualcosa di molto diverso da quello che è successo alle 7.45 di quella domenica mattina.




domenica 31 ottobre 2010

stupidi

abbiamo tutto,
e manca sempre qualcosa.
e non è l'erba del vicino ad essere più bella.
siamo noi, quelli difettosi.

venerdì 22 ottobre 2010

Discorso tipico dello schiavo

Uno degli aspetti più micidiali dell'attuale cultura, è di far credere che sia l'unica cultura, invece è semplicemente la peggiore. Beh gli esempi sono nel cuore di ognuno, per esempio il fatto che la gente vada a lavorare sei giorni alla settimana è la cosa più pezzente che si possa immaginare. Come si fa a rubare la vita agli esseri umani in cambio del cibo, del letto, della macchinetta?
Mentre fino a ieri credevo che mi avessero fatto un piacere a darmi un lavoro, da oggi penso: "Pensa questi bastardi che mi stanno rubando l'unica vita che ho, perché non ne avrò un'altra, ho solo questa... e loro mi fanno andare a lavorare cinque volte, sei giorni alla settimana e mi lasciano un miserabile giorno...per fare cosa? come si fa in un giorno a costruire la vita?!
Allora, intanto uno non deve mettere i fiorellini alla finestra della cella della quale è prigioniero perché sennò anche se un giorno la porta sarà aperta lui non vorrà uscire.
Deve sempre pensare, con una coscienza perfetta: questi stanno rubandomi la vita, in cambio di due milioni e mezzo al mese, bene che vada, mentre io sono un capolavoro il cui valore è inenarrabile.
Non capisco perché un quadro di Van Gogh debba valere 77 miliardi e un essere umano due milioni e mezzo al mese, bene che vada.
Secondo me, poi, siccome c'è un parametro che.... con le nuove tecnologie, i profitti sono aumentati almeno cento volte, e allora il lavoro doveva diminuire almeno dieci volte! Invece no! L'orario di lavoro è rimasto intatto. Oggi so che che mi stanno rubando il bene più prezioso che mi è stato dato dalla Natura. Pensa alla cosa più bella che la Natura propone, che è quella di, mettiamo, di fare l'amore, no?!
Immagina che tu vivi in un sistema politico, economico e sociale dove le persone sono obbligate, con quello che le sorveglia, a fare l'amore otto ore al giorno... sarebbe una vera tortura... e quindi perché non dovrebbe essere la stessa cosa per il lavoro che non è certamente più gradevole di fare l'amore, no?! Per esempio il fatto che la gente vada a lavorare sei giorni alla settimana... certo c'ho mica il mitra alla nuca... lo faccio, perché faccio il discorso: "Meglio leccare il pavimento o morire? Meglio leccare il pavimento" ma quello che è orrendo in questa cultura è che "leccare il pavimento" è diventata addirittura una aspirazione, capisci?
Ma è mostruoso che il tipo debba andare a lavorare otto ore al giorno e debba essere pure grato a chi gli fa leccare il pavimento, capisci?
Tutto ciò è "oggettivamente" mostruoso, ma laddove la coscienza produce coscienza, tutto ciò è "effettivamente" mostruoso...
"SI VABBE' MA ORMAI E' IRREVERSIBILE LA SITUAZIONE"
Sì, tu fai giustamente un discorso in difesa di chi ti opprime, perché è il tipico dello schiavo, no?! Il vero schiavo...il vero schiavo difende il padrone, mica lo combatte. Perché lo schiavo non è tanto quello che ha la catena al piede quanto quello che non è più capace di immaginarsi la libertà.
Ma rispetto a quello che tu mi hai detto adesso: quando Galileo ha enunciato che era la Terra a girare intorno al Sole, ci sarà sicuramente stato qualcuno come te, che gli avrà detto: "Eh sì! Sono 22 secoli che tutti dicono che è il Sole che gira intorno, mò arrivi te a dire questa stronzata... e come farai a spiegarlo, a tutti gli esseri umani?" e lui: "Non è affar mio, signori!"
"Allora guarda, noi intanto ti caliamo in un pozzo e ti facciamo dire che non è vero, così tutto torna nell'ordine delle cose"... hai capito? Perché tutto l'Occidente vive in un'area di beneficio, perché sta rubando 8/10 dei beni del resto del Mondo. Quindi non è che noi stiamo vivendo in un regime politico capace di darci la televisione, la macchina, no. E' un sistema politico che sa rubare 8/10 a 3/4 di Mondo e dà un po' di benessere a 1/4 di Mondo, che siamo noi.
Quindi, signori miei, o ci si sveglia... o si fa finta di dormire... o bisogna accorgersi che siete tutti morti...





Silvano Agosti







rubo queste parole,
ma solo perchè le legga qualcun altro.

giovedì 21 ottobre 2010

è incredibile, siamo ad ottobre e nonostante il sole, sembra che faccia molto freddo.
i primi freddi sembrano terribili, ma entro dicembre ci saremo abituati a molto peggio.

basta un po' di tempo, e ci si abitua a tutto.




lunedì 18 ottobre 2010

cerco lavoro

part-time
solo mattina
così la smetto
di avere il muso lungo
e di essere angosciata e angosciante

non pensavo, ma a 24 anni è già la seconda volta che mi tocca trovare un secondo lavoro.


venerdì 15 ottobre 2010

io sono..

..un abbonato della RAI e non voglio venire punita invece di Santoro. Non voglio che Annozero venga sospeso.

giovedì 14 ottobre 2010

e oggi scrivo.

sì, ho deciso che oggi è il caso di dedicare qualche minuto in più alle parole che precedono le mie immagini. non che oggi ci sia qualche occasione speciale, o qualche motivo supplementare. è semplicemente un bicchiere sempre più colmo, che ogni tanto trabocca. e partono i miei sproloqui.
meglio, gli sproloqui che, sono sicura, non sono l'unica a fare.

notizia letta sul giornale quest'oggi, sintetizzata con parole mie, comprensibili ai più:
io e i miei coetanei non arriveremo mai alla pensione, perchè le casse dell'inps piangono, e man mano che passa il tempo piangeranno sempre di più, e quando sarà arrivato per noi il momento di prendere l'agognata pensione, di fare i "viaggetti" che si stanno permettendo ora i nostri genitori e si sono permessi prima i nostri nonni....noi, non arriveremo nemmeno all'attuale soglia della minima, pur ipotizzando di non aver mai perso un anno contributivo.

non che io stia pensando già ora alla mia pensione, non che io non sappia che fino al momento in cui io andrò in pensione succederanno ancora una miriade di cose, non che io non preveda che l'età pensionabile sarà salita nel frattempo fino ad arrivare all'inarrivabile biologicamente....

ma che posso fare io, sola con le mie preoccupazioni, di fronte a quella massa di imbecilli che nutrono le loro menti di uominiedonne, amicidimaria, grandefratello, borseluisvuitton, camiciecalvinklein, che non si accorgono di essere come i porci tenuti prigionieri da circe? ubriachi di stronzate, di pettegolezzi, di oggetti inutili, pronti a fare finanziamenti per acquistare qualsiasi cosa superflua, con l'illusione di poter pagare tutto, e facendosi fottere la vita con gli interessi.
dopo aver lavorato una settimana intera, la domenica, per fortuna, il centro commerciale è aperto! entri alle 9, smetti di vedere il sole, pranzi all'interno, passi la giornata a guardare vetrine e desiderare cose che hai già. poi un giorno le compri, arrivi al tuo risultato e...scopri che è già uscito un telefonino più nuovo, gli stivali ora vanno di un altro colore, il nuovo trend è appena arrivato e tu sei già indietro.

e di fronte alla disarmante natura umana, mi chiedo:
un giorno si accorgeranno anche loro, di non avere più nulla?

lunedì 11 ottobre 2010

Fuoco

Combustibile, comburente e innesco.
Se viene a mancare anche uno solo dei tre elementi, il fuoco non si accende, l'incendio non dura, non c'è più calore.

sabato 2 ottobre 2010

da capo!

ricomincia la stagione della mia incazzatura politica.
dopo una breve pausa estiva sono pronta a ricominciare ad incazzarmi da qui in poi ogni volta che vedrò un telegiornale.
via!


martedì 28 settembre 2010

buondì!

Quando nulla è speciale,
tutto può esserlo in ogni secondo.
Non aspettarsi nulla, è decisamente il modo migliore per godersi tutto.
Quotidianità sorprendente.

mercoledì 22 settembre 2010

senza titolo

c'è un sacco di gente che si dà da fare. che divide la sua giornata in mille momenti, che lavora e non pensa solo al lavoro.
c'è molta gente che crede in quello che fa, e fa dieci cose diverse.
poi c'è gente che dice che i giovani sono maleducati, che non studiano, non lavorano, si fanno mantenere, non portano soldi.
poi ci sono i giovani che dicono:

  • sono maleducato perchè mi avete educato voi
  • non studio perchè con la mia laurea posso fare solo il cameriere
  • non lavoro perchè studio e non voglio laurearmi in dieci anni
  • mi faccio mantenere perchè la vita costa molto di più di vent'anni fa e non posso permettermi quello che vi potevate permettere voi
  • non porto soldi perchè lavoro gratis, si chiama stage
  • vivo in questo mondo di merda, lavoro senza prendere uno stipendio, faccio un lavoro che mi dequalifica, tento di inseguire i miei sogni nelle ore di sonno e mi sbatto per le questioni di principio perchè questo mondo di merda l'ho ereditato da voi.


http://www.myspace.com/canzoniameta

martedì 21 settembre 2010

un tarlo

che poi, un tarlo è un modo di dire.
un modo per dire che qualcuno si sta scavando una galleria all'interno di qualcosa che non è suo.
immaginiamo che invece di un tarlo ci fosse un'idea, ma non un pensiero, un'idea di quelle del Mondo delle Idee. un'idea assoluta, un concetto.
più il concetto è ampio, e più la galleria è larga.
ecco, ora immaginiamo un cervello al posto del tavolo.
il gioco è fatto.
quando l'esterno prende il sopravvento sull'intimo.

sabato 18 settembre 2010

il buongiorno..

si vede dal mattino, e questo lo sanno tutti.
pochi sanno quanto poco sia sufficiente per rendere la giornata migliore a qualcun altro. che non è proprio una questione di kharma..più che altro..d'amore.
un mio amico dice spesso:
l'Universo ti ama.

venerdì 17 settembre 2010

le verità nascoste

era il titolo di un film, no?
beh, questa non è nemmeno poi tanto nascosta.
grandi punti interrogativi sul futuro.

giovedì 16 settembre 2010

una foto, una canzone


Berlino, Alexanderplatz, Fontana dell'amicizia fra i popoli.
L'amicizia fra i popoli nasce dall'amicizia fra le persone, giusto?
L'impressione era che avrebbero fatto amicizia, queste due persone, è bastato aspettare, giusto il tempo per rimetterle a fuoco. E amicizia fu.

mercoledì 15 settembre 2010

Il blocco del blogger



Appena ci si registra per creare un blog, si ha la testa come una specie di contenitore pieno di idee. E sembrano tutte geniali.
Entri nella pagina principale, ti registri, scegli un'immagine che ti rappresenti, perdi dieci minuti nella scelta di un titolo che non sia eccessivamente banale, ma nemmeno che dica troppo, decidi che lo sfondo nero, neutro è la cosa migliore e sei pronto.
Pronto. Mh.
Ecco.
E' sopraggiunto il blocco. Tutte le idee che, confuse per l'affollamento, giravano nella testa, sono andate da un'altra parte, probabilmente hanno raggiunto un nuovo blogger.
E così passa un mese, due mesi. Nel frattempo si scattano molte foto, che poi non è nemmeno una novità. Ci si ricorda di avere un account, perchè qualche mese fa l'idea di avere un blog ci sembrava molto bella.
Quindi, un piccolo restyling.
Ecco il mio blog. Con un titolo molto banale.